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La via del vento

... all’inizio la mia carriera era stata un’avventura eccitante, piena di significati, possibilità, viaggi; probabilmente animata anche dalla voglia di riscattare i miei fallimenti scolastici e rocchettari.

Sì, il lavoro era stato una grande opportunità di rivalsa...

Se per fare il salto dovevo trasferirmi all’estero, mi trasferivo all’estero; se per consegnare un lavoro dovevo lavorare giorno e notte, lavoravo giorno e notte.

Ma quando quella spinta si esaurì, non fui in grado di uscire dal circolo vizioso che aveva negli anni pervaso ogni momento della mia giornata e si era nutrito di tutte le mie energie:

il prestigio, la posizione, la condizione economica erano la faccia bella di una medaglia che sull’altro lato portava già la sua croce.

Sempre a correre per non avanzare di un centimetro.

Per mia fortuna, però, le cose avevano conosciuto uno scarto imprevisto, e ora mi ritrovavo in Arizona, con un amico indiano, a dissipare le scorie di un passato non troppo lontano, seduto su una roccia davanti all’immensità...

Estratto dal libro “La via del vento”.

Ispirato da una storia vera… forse anche la tua.